Atto Costitutivo
Statuto Criteri per la formazione delle quote sociali per l’uso delle strutture del Circolo Procedimento di radiazione o espulsione (Art: 9 dello Statuto) Procedura per la tutela del gruppo dirigente L’approdo - Caratteristiche e norme d'uso Assegnazione e utilizzo del posto barca Regolamento di utilizzo degli spazi a terra dell’approdo con surf, canoe e barche a vela Regolamento d’uso degli spazi del Circolo per rimessaggio imbarcazioni |
Procedura per la tutela del gruppo dirigente
Considerato che il Circolo non avendo come tale una personalità giuridica viene definita una ’società di fatto’ per le quali vige la responsabilità civile personale del presidente e del gruppo dirigente che rispondono in proprio; Considerato altresì che il Circolo è una associazione senza fini di lucro che si regge sul lavoro volontario dei soci, in particolare del gruppo dirigente, e che le cariche sociali non sono remunerate; L’Assemblea ritiene opportuno deliberare un meccanismo che salvaguardi i membri del Direttivo e dell’esecutivo (presidente, vice presidente, segretario e tesoriere) e del Collegio dei Sindaci e dei Revisori dei conti, da eventuali danni comunque loro derivanti dall’esercizio delle funzioni alle quali sono stati eletti. In questo contesto delibera : qualora il presidente, il vice presidente, il segretario, il tesoriere o altro membro del Direttivo, o del Collegio dei Sindaci e dei Revisori dei conti, in quanto tale e/o per la funzione svolta, sia coinvolto in disavventure e/o responsabilità fiscali, finanziarie, penali e quant'altro, esclusi i casi di dolo o colpa grave, il Circolo ha l’obbligo di assumere a proprio carico tutte le spese per consulenza, difesa legale, conciliazione, sanzioni amministrative e quant'altro sarà necessario a tutelare il socio ed evitargli esborsi in proprio, utilizzando a tal fine, se necessario, tutte le risorse finanziare disponibili nelle casse del circolo, risorse che da allora dovranno essere utilizzate con grande cautela tenendo conto della necessità primaria della tutela del socio, compresi accantonamenti e fondo di riserva; esaurite queste il Direttivo valuterà l’opportunità di indire una sottoscrizione volontaria fra i soci per sostenere eventuali ulteriori spese. Per invocare a discarico il caso di ‘dolo o colpa grave’ da parte del Direttivo è obbligatorio il conforto di un parere scritto di un legale e la convocazione dell’Assemblea che delibera in merito. L’interessato potrà comunque produrre altro parere a lui favorevole nel qual caso sarà necessario avviare una procedura di arbitrato. Il presidente in carica ha l’obbligo di avviare tale procedura di tutela sia per sé che per altri, entro cinque giorni dalla comunicazione, anche verbale, convocando immediatamente, per iscritto, il Direttivo con quel solo punto all’ordine del giorno, il Direttivo ha l’obbligo di deliberare nella stessa seduta se assumere la tutela o invocare il ‘dolo o colpa grave’. Se il Direttivo andasse deserto il presidente valuterà, secondo la gravità del caso, se riconvocarlo o assumere da solo la decisione, nel caso anche la seconda convocazione andasse deserta il presidente ha l’obbligo di assumere comunque una decisione. (Approvato dal Direttivo il 18 febbraio 2005. approvato dall'Assemblea il 21 marzo 2005)
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