Ancoraggio
Se nelle acque prescelte ci sono all’ancora altre imbarcazioni: ridurre al minimo la velocità; puntare decisi dove si pensa di dare fondo evitando di girovagare (i pescatori sono convinti che le vibrazioni del motore disturbino e allontanino i pesci); passare ad almeno dieci metri dalla prua delle altre imbarcazioni per evitare i cavi delle ancore, e a cinquanta dalla poppa per evitare eventuali lenze sulla corrente; stabilire la direzione della corrente e/o del vento, anche osservando le altre imbarcazioni già all’ancora: il vento e/o la corrente hanno la direzione prua–poppa; a motore spento o in folle la nostra barca andrà in quella direzione; mettersi a distanza di sicurezza valutando il tempo di ancoraggio e la conseguente deriva del natante in modo da non disturbare la altre imbarcazioni. Per un buon ancoraggio il cavo calato in mare dovrebbe avere una lunghezza di almeno 3 volte il fondale. l’ancora andrebbe legata, col suo nodo apposito, nella parte bassa della stessa (diamante) e quindi il cavo andrebbe assicurato tramite una piccola sagola, che possa rompersi in caso di forte trazione, alla parte alta (cicala); questo accorgimento permette di recuperarla in caso di incaglio.
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