La scelta della barca
La Legge I Nodi Prudenza La Pesca sportiva Il tempo Ancoraggio I venti Il mare Glossario Matita blu Per saperne di più |
La pesca sportiva
La pesca sportiva può essere esercitata con le unità da diporto o da terra, a scopo ricreativo e agonistico, senza finalità di lucro. Registrazione Per esercitare la pesca sportiva occorre registrarsi su questo sito ‘’Mipaaf - comunicazione pesca sportiva’’ e selezionare ‘’ applicazione pesca sportiva permesso gratuito’’. E' consentita con i seguenti attrezzi: - coppo; - bilancia (di lato non superiore a 6 metri); - giacchio o rezzaglio o sparviero di perimetro non superiore a 16 metri; - lenze fisse quali canne (massimo cinque per ogni pescatore) a non più di tre ami, lenze morte, bolentini, correntine a non più di sei ami, lenze per cefalopodi; - lenze a traino di superficie e di fondo, filaccioni; - nattelli per la pesca in superficie, fucile subacqueo, fiocina a mano, canna per cefalopodi; - parangali fissi o derivanti (coffe) per un massimo di duecento ami calati da ciascuna unità da diporto, qualunque sia il numero delle persone a bordo; - nasse, massimo due, calate da ciascuna unità da diporto, qualunque sia il numero delle persone a bordo; - rastrelli da usarsi a piedi. Altre norme riguardanti la pesca sportiva - è vietata la pesca con fonti luminose. Per la pesca con la fiocina è consentito l'uso di una lampada (non sono previsti limiti di luminosità); - il pescatore sportivo può pescare pesci, molluschi, cefalopodi (seppie, polpi e calamari) e crostacei in quantità massima di 5 kg giornalieri, salvo il caso di pesce singolo di peso superiore; la sanzione minima è di 500 euro. (Legge 154/2016); - la vendita dei prodotti ittici pescati è vietata; (sanzioni sino a 12.000 euro); - non può essere catturata giornalmente più di una cernia; - la pesca della "Lumachina di mare" è consentita purché non sia utilizzato l'attrezzo denominato "rapido" e "sfogliara"; - la pesca del riccio di mare è consentita, tranne nei mesi di maggio e giugno, in apnea solo manualmente fino a cinquanta esemplari al giorno; - la pesca dell'aragosta (e dell'astice) è vietata dal 1 o gennaio al 30 aprile. Dimensioni minime dei pesci Per la tutela delle risorse biologiche, è vietato pescare, detenere e trasportare pesci molluschi e crostacei allo stato giovanile. Per i pesci sono considerati tali tutti quelli che generalmente non raggiungono i 7 cm di lunghezza, tranne nei casi che seguono: La lunghezza dei pesci si misura dall'apice del muso, a bocca chiusa, fino all'estremità del lobo più lungo della pinna caudale, o all'estremità della pinna caudale quando questa non presenta i due lobi.
Senue (o segnue) (singolare "senua", "s" di senape, "u" francese, accento sulla "u"; dialetto locale). Le ‘senue’ sono dei punti significativi in mare, in genere indicanti una zona di pesca, un relitto ecc, rilevati mediante la convergenza di due linee rette ricavate entrambe allineando due punti sulla terraferma. Le vasche zona di pesca al bollentino di fronte a Cervo a circa un miglio dalla costa, fondale a posidonia sui 30 metri. Le ‘coordinate’ sono: a ponente allineare i campanili di Diano Marina e Diano Gorleri; a nord allineare il campanile di San Nicola (Cervo) con una vasca di irrigazione appena dietro allo stesso; la punta del campanile di San Giovanni (Cervo) è ‘a filo’ delle montagne retrostanti. Zona consigliata ai principianti, si prende sempre qualcosa; da fine giugno a metà luglio è il tempo dei pagheri rovelli (rueli) e codarossa; boghe (bughe), soprattutto luglio e agosto; menole e ‘ciocche’, qualche paghero, piccoli pesci da fondo. A ‘correntina’ (lenze leggere e senza piombo filate a poppa sulla corrente) qualche tanuta e qualche occhiata. Rientro facile in caso di cattivo tempo. La torre zona di pesca al bollentino, a levante di Cervo di fronte a capo Cervo, meno di un miglio dalla costa, fondale misto sui 20 metri. A ponente allineare i campanili della Madonna della Rovere (San Bartolomeo al Mare) e di Diano Castello; a nord-est la punta del campanile di Rollo spunta dalla montagna; a nord si scorge perpendicolare dritto verso di noi il muro della ‘Torre’. Tutta la zona a levante della Torre fino al fiume di Andora e più a terra è indicata per la piccola traina, particolarmente sugarelli e occhiate, mentre verso il largo e fino a Capo Mele è indicata per la traina a palamite, cavalle, boniti e simili. La piana vasta zona di pesca al bollentino, davanti al fiume di Cervo, a circa tre miglia dalla costa, fondale misto 50/70 metri. Allineare due campanili dietro a quello di Cervo e allargare appena l’isola Gallinara; il limite fuori è la vista dell’ospedale di Oneglia.La zona è in mare aperto, non protetta dai capi, e sulla rotta di navi e traghetti, il rientro in avaria o cattivo tempo può essere a rischio.
|